Itinerario nell'Alto Sangro, da Pescocostanzo a Pescasseroli

Un itinerario di 24 ore per scoprire l’Alto Sangro, in questa prima tappa partiremo da Pescocostanzo e arriveremo a Pescasseroli, il borgo che ha dato i natali a Benedetto Croce.

PRIMO GIORNO

Nel borgo antico di Pescocostanzo
Iniziate il vostro giro con una passeggiata a Pescocostanzo, uno dei borghi più belli d’Italia dalla storia antichissima. Siamo a quasi 1400 metri di quota, sul versante occidentale del Parco Nazionale della Majella. Il centro storico è caratterizzato da edifici in pietra, imponenti palazzi signorili e strade lastricate. L’architettura riflette le origini medievali del paese, con luoghi d’interesse come la Chiesa di Santa Maria del Colle, il Palazzo del Municipio, Palazzo Grilli e Palazzo Fanzago che ospita al suo interno il Museo del Merletto e del Tombolo: il paese è infatti rinomato per un’importate tradizione legata all’artigianato.
Tra le altre attrattive le suggestive faggete del vicino Bosco di Santo’Antonio, che durante l’inverno si prestano anche allo sci di fondo, e poco distante il Piano delle Cinque Miglia, terra di grani antichi come la Solina e legumi come le miccole (lenticchie).
Prima di lasciare Pescocostanzo è doveroso fare incetta del tipico caciocavallo e assaggiare la locale pizzella.

Tra Rivisondoli, Roccaraso e Castel di Sangro
Scendendo verso Castel di Sangro, lungo la strada potrete fare un pit stop alle vicine Rivisondoli e Roccaraso, località un tempo elette alla pastorizia e alla transumanza, che negli ultimi 50 anni sono diventate un punto di riferimento per il turismo invernale nel Centro Italia. A Castel di Sangro concedetevi una birra artigianale e una visita al Birrificio Abruzzese: l’ispirazione è di scuola inglese e belga, con largo spazio all’alta fermentazione e alle rifermentate in bottiglia.

Ospiti di Niko Romito
A Castel di Sangro è imprenscindibile una tappa da Niko Romito: lo chef tre stelle Michelin, precursore dell’alta cucina abruzzese, vi accoglierà in un ex monastero cinquecentesco, lambito da vigneti in quota, che ospita al suo interno il ristorante, l’albergo e la scuola di formazione.

SECONDO GIORNO

Nel Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise
Immergetevi nella natura primitiva e incontaminata del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, qui sarà facile imbattersi nella fauna locale, in particolare nel cervo.
Incontrerete una miriade di piccoli borghi a cominciare da Barrea che ha un colpo d’occhio unico sull’omonimo lago, e poi la pittoresca Civitella Alfedena, il paesino più piccolo della vallata, dove è possibile  visitare l’area faunistica del lupo.
A una manciata di chilometri i borghi di Villetta Barrea e Opi, quest’ultimo situato in un incredibile contesto naturale, circondato da verdi montagne, offre un panorama mozzafiato sul monte Marsicano, monte Greco, monte Amaro e il Petroso.
Se amate il trekking avrete l’imbarazzo della scelta, sono davvero tanti i tracciati che si snodano all’interno del Parco.
Per una tranquilla passeggiata, adatta anche per le famiglie, consigliamo la Camosciara e i sentieri della Valfondillo.
Concludete il vostro giro nel caratteristico borgo di Pescasseroli, il paesino che diede i natali a Benedetto Croce e che è anche sede del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.

[Crediti | Foto di Gal Abruzzo Italico, Carmelita Cianci, www.borghipiùbelliditalia.it, nikoromito.com, Filippo Di Donato]